L'anoressia mentale è un grave stato morboso causato da da un'alterazione psichica Si manifesta inizialmente con un'attenuazione dello stimolo ad alimentarsi, poi seguono l'anoressia vera e propria (mancanza di appetito), il rapido dimagramento e, nelle donne, l'assenza delle mestruazioni. Attualmente lo 0,5% circa della popolazione tra i dodici e i trent'anni (con prevalenza del sesso femminile) soffre di anoressia mentale.
L'anoressia è considerata tra i disturbi alimentari più gravi e sono potenzialmente a rischio il 10% degli adolescenti.

L'anoressia presenta un aspetto nutrizionale e uno comportamentale. L'aspetto nutrizionale è legato al deficit alimentare che può avere effetti molto gravi sull'integrità fisica, mentre quello comportamentale è legato a fattori psicologici scatenanti, come conflitti familiari, una scarsa autostima e il desiderio di emulare modelli estetici spinti agli estremi.
Secondo quanto riportato dal DSM IV (la quarta revisione del Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) l'anoressia viene suddivisa in due sottotipi:

1.     anoressia con restrizioni

2.     anoressia con abbuffate/condotte di eliminazione.

Nell'anoressia con restrizioni la perdita di peso è ottenuta con dieta, digiuno o eccesso di attività fisica.
Nell'anoressia con abbuffate/condotte di eliminazione il calo ponderale viene ottenuto con abbuffate alimentari seguite da vomito autoindotto e da uso inadeguato di farmaci lassativi e diuretici.
I malati di anoressia si vedono, paradossalmente, grassi e goffi e mettono in atto strategie molto sofisticate nel tentativo continuo di combattere la fame (l'uso di sostanze a effetto dimagrante, l'autoinduzione del vomito, l'uso improprio di farmaci a effetto lassativo, l'assunzione di farmaci diuretici, un'attività fisica eccessiva ecc.) nascondendo spesso il proprio stato e mentendo sulla quantità di cibo assunto. Il soggetto affetto da anoressia ha paura di ingrassare e, per quanto ciò possa sembrare paradossale, tale paura non tende a ridursi quando il dimagrimento si manifesta, ma anzi, tende ad aumentare. La persona anoressica può riconoscere il fatto di essere magra, ma, nonostante ciò ha la tendenza a vedere una determinata parte del proprio corpo come eccessivamente grassa.
La persona che soffre di anoressia ha la tendenza a pesarsi di continuo, così come di continuo osserva allo specchio quelle parti che essa considera essere troppo grasse.
L'umore del soggetto anoressico è direttamente proporzionale al peso e al suo controllo: la diminuzione di peso diviene motivo di soddisfazione, ma un aumento ponderale anche lieve può far sì che la persona diventi triste e ipercritica verso sé stessa. La sua autostima, i successi conseguiti in ogni campo e il valore come persona dipendono quindi esclusivamente dal suo corpo e dal controllo che riesce a imporre sullo stimolo della fame.